Dovessimo impostare il navigatore per raggiungere la destinazione desiderata imposteremo…Toscana, Siena, Colle di Val D’Elsa, Località Mensanello… sarebbe come aprire una Matriosca, passando dalla famosa Toscana, alla suggestiva Siena del Palio, per poi passare alla micro area di Colle di Val D’Elsa, la città del Cristallo, per poi, arrivare nel piccolo paesino di contadini chiamato Mensanello…ed è qui che si trova Villa Sabolini.
C’è chi la conosce come la casa del Vescovo di Mensanello, chi la conosce come il vecchio Seminario Arcivescovile, c’è chi passa tutti i giorni davanti alle sue mura di cinta e non sa quello che vi è oltre…. Quel fascino celato e sobrio che lascia a bocca aperta appena ce lo si trova di fronte….
Varcata la soglia del cancello di Villa Sabolini ci si trova di fronte la bellezza di un'antica dimora storica del XV secolo, contornata da un giardino all’italiana con alberi secolari dove, il solo passeggiarci, ti fa respirare l’aria e il fascino del passato. La Villa deve il suo nome ad un'importante famiglia della zona di Colle Val D’Elsa, "I Sabolini", il quale ultimo erede, l'Arciprete Amerigo Sabolini, decise di utilizzare la Villa come residenza di buon ritiro negli ultimi anni della sua vita. In seguito fu dimora della Famiglia Venturi-Gallerani, dei quali ancora oggi porta lo stemma familiare, e che ne furono padroni fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Ed è proprio in quel periodo che la Villa acquista un’importanza strategica per il patrimonio artistico italiano!
Si narra infatti, che durante la seconda Guerra Mondiale, alcuni religiosi tentavano di portare in salvo opere artistiche dalla razzia dei nazisti, nascondendole in Conventi, Ville, Monasteri sperduti nelle campagne italiane. Nel 1943 lo studioso d’arte Frank Stokes, convinse il Presidente degli Stati Uniti D’America a radunare un gruppo di architetti ed esperti d’arte, arruolandoli nell’esercito, allo scopo di ritrovare, in giro per i paesi europei invasi, tutte le opere d’arte trafugate da Adolf Hitler. Questo gruppo di soldati esperti d’arte prese il nome di “The Mouments Men”.
Nell’estate del 1944 Frank Stokes si trovava in giro per la campagna toscana, alla ricerca di una delle opere più famose per il nostro patrimonio culturale e… fu arrivando nel piccolo paesino di Mensanello, nella Villa chiamata un tempo la Villa del Vescovo (Bishop’s Villa) che, custodita meticolosamente all’interno di una cassa di legno, ritrovò la bellissima opera della “Maestà di Duccio Boninsegna”, trasportata dal Museo dell’Opera di Siena a Villa Sabolini per nasconderla e proteggerla dalle razzie dei nemici.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Signora Flavia, ultima della dinastia Venturi-Gallerani lasciò alla sua morte, non avendo figli, tutto alla Diocesi di Siena che ne fece un Seminario.
Da 10 anni è stato trasformato in un hotel per poter far ammirare e godere ai nostri ospiti lo charme di “Vivere nel Passato!”
Villa Sabolini dispone di 40 camere tutte finemente arredate con stile elegante e sobrio, letti a baldacchino, pavimenti in graniglia o cotto e bagni in marmo pregiato fanno da cornice ad una vacanza di relax nelle campagne Toscane.
Completa il tutto il nostro Ristorante “Sabolini”, con la sua accogliente terrazza, luogo della tradizione culinaria toscana, dove ogni giorno il nostro Chef riscopre e reinterpreta i prodotti del territorio per offrire ai nostri ospiti il gusto e il sapore del tempo.
Piatti che nascono nella tradizione, partendo da ingredienti genuini legati alle stagioni combinati in modo semplice e allo stesso tempo raffinato, per rendere ogni degustazione un piccolo frammento di ricordo di un soggiorno unico. Con il suo stile elegante, la sala ristorante diventa il luogo ideale per una cena a lume di candela, per ricevimenti intimi e per occasioni indimenticabili.
Vi aspettiamo per farvi godere un soggiorno indimenticabile….”COME A CASA”!!!